Il primo quartiere eco-sostenibile certificato con i protocolli voluti da Obama per gli edifici federali in USA, sta crescendo nel cuore del tredicesimo Municipio di Roma.
Intervista con Pierpaolo Sigismondi Project Manager dell’iniziativa e A.D. della società che sta realizzando l’opera.
Come nasce un progetto come quello di villaggio verde Roma nel cuore del territorio del 13° Municipio del Comune di Roma ?
P.S. Già nel 2002 Villaggio Verde rappresentava per me l’esemplare sintesi dei due concetti di Villaggio e Verde inteso come sostenibilità ambientale. L’area in cui stiamo edificando Villaggio Verde si situa in un territorio urbanizzato in fasi successive attraverso la moltiplicazione di “Villaggi”. A partire dagli insediamenti degli operai delle bonifiche nei primi decenni del secolo passando per i villaggi edificati nel dopoguerra come ad esempio Villaggio San Giorgio, Villaggio San Francesco, Villaggio Azzurro, l’urbanizzazione in queste aree ha spesso seguito il ritmo di una dimensione legata all’idea di villaggio. Questo modello di urbanizzazione reca in sé i germi di un’idea di sostenibilità inscindibile dalla dimensione umana delle aree, dalla bassa densità abitativa, dalla realizzazione di reti viarie, parcheggi e opere pubbliche che hanno contribuito ad un progressivo ed equilibrato sviluppo del territorio. Un modello di d’intervento urbano che oltre a generare villaggi con una forte identità è poi culminato nella realizzazione di quartieri come Casal Palocco e Axa. Purtroppo, parallelamente a questo sviluppo virtuoso, si sono affermati sullo stesso territorio in aree limitrofe e adiacenti, processi di lottizzazione che lungi dal dare vita a quartieri concertati a forte identità e a dimensione umana, hanno finito per segnare in modo negativo il nostro territorio. Si sono così sviluppate delle aggregazioni prive “centralità” e quindi carenti in termini di socialità ma anche vere e proprie aberrazioni in termini architettonico-urbanistici che hanno contribuito a deturpare e a snaturare il nostro territorio.
Come s’inserisce Villaggio Verde all’interno di questa problematica?
Villaggio Verde rientra nel Programma di Recupero Urbano del Comune di Roma, finalizzato alla risoluzione dei problemi riguardanti gli spazi urbani, la mobilità e i valori ambientali.
Grazie agli interventi previsti dal Programma, le singole parti di città tra loro sconnesse saranno integrate mediante l’edificazione delle aree libere. Queste, trasformate in vere e proprie micro-riqualificazioni urbane locali, consentiranno al luogo di acquisire una sua identità, riducendo la marginalità e diversità dal resto della città, migliorando la qualità urbana e innescando occasioni per lo sviluppo economico sostenibile.
Villaggio Verde è un complesso residenziale rivolto verso uno spazio verde attrezzato. L’insediamento residenziale è funzionale alla sistemazione ambientale dell’area lungo il Canale Palocco.
Inoltre Villaggio Verde vuole rappresentare la declinazione attuale di quell’antica idea di villaggio a dimensione umana nel quale sono nato e cresciuto e che voglio difendere a tutti i costi contro ogni fenomeno di lottizzazione e di abusivismo che devono scomparire dal nostro territorio per lasciare spazio alla costruzione di aree a dimensione umana, fortemente identitarie e pienamente sostenibili.
Da dove viene questa ossessione per la sostenibilità ambientale?
Parlo di sostenibilità da sempre sin dagli anni della mia formazione in cui mi cominciai a cimentare con la progettazione di una mensa universitaria bioclimatica. Poi ci fu l’incontro con Antonio Monza che ha continuato a nutrire questo iniziale interesse. Di fatto la progettazione bioclimatica, la bio-edilizia, la sostenibilità ambientale sono concetti che difendo da sempre. Nel 2010 ci fu l’esplosione del Green, e come moltissimi enti locali anche il Comune di Roma ha dovuto correre ai ripari sulle normative di sostenibilità ambientale sotto l’impulso della legislazione comunitaria. Il vero problema però era la mancanza di un efficace misuratore degli standard di sostenibilità, il massimo a cui potevamo aspirare è la nota certificazione energetica. Attraverso Villaggio Verde stavamo sviluppando un progetto estremamente denso di contenuti legati alla progettazione bioclimatica e alla sostenibilità ambientale ma non riuscivamo a farli emergere adeguatamente e fu in questo contesto che scattò l’innamoramento con GBC e il sistema di classificazione LEED.
Ce ne può parlare?
P.S. Le dico innanzitutto con molto orgoglio che noi siamo il primo progetto a Roma che verrà certificato con il protocollo GBC Italia, spin off dell’ente statunitense “GBCI” al quale la Presidenza USA ha affidato la certificazione dei nuovi progetti edilizi statunitensi. Abbiamo avuto la fortuna d’incrociare il nostro percorso con GBC in una fase in cui era ancora possibile recepire i loro criteri di certificazione e abbiamo compreso subito che per noi si trattava di un’opportunità unica per dare finalmente forma di livello internazionale ai contenuti che avevamo integrato nella progettazione e nell’edificazione di Villaggio Verde. In particolare il sistema di rating utilizzato da GBC e chiamato LEED si struttura in sette sezioni : Sostenibilità del sito, Gestione delle acque, Energia e Atmosfera, Materiali e Risorse, Qualità Ambientale Interna, Innovazione nella Progettazione, Priorità Regionale. Questo sistema di rating è stato ugualmente utilizzato per certificare gli impianti delle più recenti Olimpiadi e di quelle di Rio de Janeiro previste nel 2016.
Ci può fare qualche esempio sull’impatto della certificazione GBC-LEED a Villaggio Verde?
P.S. Gli esempi sono molteplici, dall’utilizzo di materiali di demolizione riciclati per la costruzione delle strade, all’impiego di materiali interamente riciclabili negli immobili (PVC, Vetro, Gres, ecc.). Un altro elemento su cui ci siamo soffermati e che viene attentamente valutato dal sistema LEED è la distanza entro la quale vengono reperiti i materiali per la costruzione, più riusciamo a reperire materiali in un raggio breve e maggiormente ridurremo le emissioni di CO2 legate al trasporto, ma non solo, in questo modo contribuiremo allo sviluppo dell’indotto produttivo locale e regionale, aspetto che rappresenta per LEED un ulteriore elemento di valutazione per certificare la sostenibilità dell’intervento. Ancora a titolo d’esempio nella sezione “Qualità Ambientale Interna” abbiamo operato attraverso la coibentazione di tutte le pareti per favorire il risparmio energetico , abbiamo utilizzato tutti materiali non nocivi e ancora una volta interamente riciclabili. Una delle immagini più forti e caratterizzanti di questo impegno è forse rappresentata dal “Vulcano” che sovrasta la piazza centrale dell’area commerciale di Villaggio Verde; si tratta di una rivisitazione del concetto di “Camino Solare”, in pratica un sistema passivo di riscaldamento e raffreddamento formato da una struttura in acciaio a forma di tronco di cono che può essere aperto o chiuso alla sua sommità in funzione della stagione e della temperatura esterna per generare, attraverso un sistema di circolazione delle correnti d’aria, un sistema detto appunto “passivo”, che non richiede cioè l’utilizzo di energia per il riscaldamento e raffreddamento degli ambienti interni.
Cosa è stato previsto su un tema molto attuale come quello della gestione delle acque?
P.S. Anche su questo versante la nostra attenzione è stata massima, oggi possiamo affermare che tutte le acque che all’interno di Villaggio Verde cadono su superfici antropizzate vengono recuperate al 100%. Ora se pensiamo che l’80% dell’acqua che utilizziamo viene sfruttata per usi non potabili, mi pare un risultato straordinario in termini di sostenibilità. Tutta l’acqua che finisce in strada e sui marciapiedi viene recuperata attraverso un sistema sotterraneo di canalizzazioni e fatta confluire in quello che io chiamo scherzosamente “il Cinema”. Il Cinema è una grande vasca di 10 metri per 10 metri, profonda 12, che potrebbe appunto ospitare una sala cinematografica… e che noi utilizziamo per la raccolta delle acque, questa vasca ha due funzioni: la prima è quella detta di “Vasca di Prima Pioggia”, durante i primi dieci minuti di pioggia raccoglie tutto lo sporco che la pioggia fa confluire trascinandolo dalle superfici esterne e inviandolo direttamente in fogna per la depurazione. Esaurita questa prima fase si innesta la seconda funzione, quella della raccolta delle acque meteoriche che verrà poi utilizzata per tutte le attività che non richiedono acqua potabile. In questa stessa vasca confluirà anche tutta l’acqua che fuoriesce dalla fontanella ACEA installata all’interno del parco di Villaggio Verde e che nel rispetto della normativa sanitaria che regola i flussi delle condotte di acqua potabile deve contribuire attraverso la fuoriuscita dal tradizionale “nasone” a tenere sempre in movimento il flusso delle acque potabili appunto, con la non trascurabile differenza che quell’acqua non la sprechiamo ma la recuperiamo interamente. Si tratta di accorgimenti che testimoniano della nostra dedizione alle tematiche della sostenibilità.
Per quanto riguarda le tematiche energetiche cosa avete previsto?
P.S. Tutti gli edifici sono ovviamente in classe energetica “A” e tutti sono dotati di sistemi di produzione di energia che coprono il fabbisogno idro-termico di ciascuna abitazione, ma è con l’edificio commerciale che la progettazione bioclimatica è stata spinta all’estremo. Il presupposto di questo progetto è innanzitutto una forte analisi del sito dal punto di vista delle condizioni climatiche, dei venti, degli orientamenti e degli azimut solari. In genere anche i più recenti esempi di edifici destinati ad ospitare centri commerciali, nonché importanti realizzazioni a firma di illustri studi di architettura non sono in grado di ottenere alcun tipo di certificazione quanto alla loro sostenibilità ambientale. Per l’edificio che nell’ambito di Villaggio Verde ospiterà l’area commerciale abbiamo pensato ad uno spazio aperto all’interno del quale gli unici spazi chiusi sono costituiti da cellule coibentate che corrispondono ai negozi e agli uffici che vi prenderanno posto. L’intero edificio commerciale sfrutta al massimo le condizioni climatiche del sito sul quale sorge e ogni negozio all’interno è concepito come un vero e proprio guscio. Gli impianti di climatizzazione sono centralizzati e comandati da più centrali mentre sul tetto prende posto una vera e propria centrale fotovoltaica in grado di produrre 400 kw, tanto da rendere praticamente energeticamente autonomo l’intero Villaggio Verde.
Parliamo ora del progetto Villaggio Verde nella sua globalità
Villaggio Verde è un villaggio residenziale completamente ecosostenibile che inaugura un nuovo modo di urbanizzare. All’origine della progettazione di Villaggio Verde vi è la società di costruzioni e iniziative Immobiliari ESSEMME srl (Gruppo Sigismondi-Matteoni) che si è prefissa di realizzare nell’area di Macchia Palocco tra Acilia e Casalpalocco, (su circa 5 ettari di superficie) un progetto integrato di “villaggio” incentrato sulla eco-sostenibilità e sulla progettazione bioclimatica denominato “Villaggio Verde Roma”. Come già accennato, integrati nell’area troviamo una centrale fotovoltaica da 400 kw , il completo recupero e riutilizzo delle acque meteoriche, sistemi bioclimatici di termoregolazione e impianti a basso consumo e basse emissioni nel pieno rispetto della normativa vigente del Comune di Roma e di quella prevista dalla Regione Lazio dal 2011. Si tratta di un quartiere “ideale” con tutti i sevizi integrati (aree residenziali, spazi commerciali, uffici, parti comuni) nei quali la sostenibilità, il verde attrezzato e la filosofia di potersi spostare anche con mezzi ecologici (auto elettriche e biciclette) sono parte fondamentale nella progettazione così come l’elevato livello di informatizzazione e interconnessione tra le diverse aree della progettazione (architettonica, strutturale, impianti, verde ed urbanizzazioni). A livello urbanistico oltre al verde pubblico, destinato a parco, pista ciclabile e verde sportivo, sono state previste ampie strade di accesso dotate di parcheggi, sia pubblici che di pertinenza delle residenze, con ampi spazi verdi attrezzati. Lo studio progettuale e tutta l’organizzazione esecutiva, è stato sviluppato dallo Studio architetti Sigismondi in stretta collaborazione ed integrato con il gruppo di professionisti e specialisti operanti nell’engineering network Le Meridiane Roma.
A che punto sono i lavori?
P.S. Anche per quanto riguarda l’avanzamento dei lavori la nostra filosofia è del tutto innovativa nel senso che noi abbiamo già realizzato tutte le opere di urbanizzazione: strade, marciapiedi, fogne, illuminazione pubblica, parco attrezzato, parcheggi, impianti sportivi, area giochi e pista ciclabile. La realizzazione degli immobili è in stato avanzato e a partire dalla prossima primavera saremo in grado di realizzare le prime consegne. Sono previste varie tipologie abitative dagli appartamenti ai villini indipendenti bilivelli e trilivelli, tutti dotati di giardino privato, patio e parcheggio. Abbiamo fatto la scelta di integrare un’ampia zona di verde pubblico per dare spazio alla socializzazione e allo svago entrambi fruibili a pochi passi dalla poca residenza nel pieno rispetto di quell’idea di quartiere/villaggio a cui siamo tanto legati e di cui Villaggio Verde Roma vuole rappresentare la frontiera più avanzata soprattutto in termini di sostenibilità ambientale. A ulteriore riprova di questo nostro approccio dobbiamo sottolineare che nell’area commerciale non sarà previsto un supermercato, gli spazi che abbiamo messo in vendita dovranno rispettare una ripartizione merceologica che abbiamo già definito. In particolare il primo piano dell’edificio commerciale dovrà ospitare delle terrazze di Food and Beverage con uffici in testata proprio per favorire quei processi aggregativi e socializzanti che ci sono cari.
Cosa devono fare coloro che sono interessati ad approfondire l’interesse nei confronti di Villaggio Verde Roma?
P.S. All’ingresso del quartiere abbiamo disposto degli uffici all’interno dei quali i nostri incaricati potranno approfondire tutte le tematiche che ho sin qui trattato, in particolare abbiamo allestito un ufficio vendite gestito dagli addetti della Camillo Immobiliare alla cui cura ed esperienza da sempre ci affidiamo per la commercializzazione degli spazi abitativi e commerciali di Villaggio Verde Roma. In quella sede diamo appuntamento a tutti coloro che vorranno saperne di più, lì troveranno un’intera équipe animata da una passione incrollabile che non vede l’ora di raccontare nei minimi dettagli l’avvincente avventura del primo quartiere eco-sostenibile certificato GBC Italia a Roma.